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Sismabonus – Completata la valutazione degli Edifici HERA Spa

Febbraio 20, 2019 admin 0 Comments

Delta Engineering Services srl ha completato la valutazione del rischio sismico per 75 edifici di Hera spa. 

Con la legge di stabilità 2017, approvata il 21 dicembre 2016, è stato introdotto il Sismabonus come incentivo rivolto ai cittadini per la valutazione e la prevenzione nazionale del rischio sismico. Il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, emanato il 28 febbraio 2017, ha stabilito le “Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi”. Il decreto ha assunto efficacia dal 1° marzo 2017.

A seguito di ciò, Hera spa ha avuto l’esigenza di valutare il proprio patrimonio immobiliare nel territorio della Regione Emilia Romagna. L’incarico di tale valutazione è stato affidato alla Società di Ingegneria Delta Engineering Services srl con sede a Ferrara.

La definizione del metodo di analisi dei 75 edifici che Delta Engineering Services ha analizzato, è stata affrontata tenendo conto degli aspetti tecnici, della normativa specifica sul Sismabonus e delle esigenze complessive del sistema di gestione del patrimonio immobiliare di HERA SpA. Infatti, mentre l’analisi sismica di un solo edificio può comportare la valutazione di alternative di intervento diverse, l’analisi di una pluralità di edifici deve considerare la necessità di mettere a disposizione della committente strumenti di valutazione comparativa e marginale, funzionali all’assunzione di decisioni sull’intero patrimonio. In altre parole, con le informazioni tratte dall’analisi della vulnerabilità e della stima dei costi, la Committente può decidere quali investimenti pianificare e programmare, in funzione di parametri quali: l’età dell’edificio, il numero di occupanti, l’importanza delle funzioni svolte, la gestione di attività straordinarie, la modifica dell’attività prevalente nel tempo mantenendo sempre la continuità del servizio. Tali condizioni sono immediatamente verificabili all’atto dell’attività di miglioramento sismico.

Nell’ambito delle attività svolte per ottemperare alla definizione della vulnerabilità sismica degli edifici oggetto dell’incarico e quindi della classe di rischio sismico, la principale difficoltà nell’esecuzione delle verifiche è stata il reperimento di materiale per lo studio della struttura esistente: l’analisi conoscitiva, l’analisi storico-critica, la caratterizzazione meccanica dei materiali hanno caratterizzato lo studio preliminare di ciascun edificio. Nella maggior parte dei casi tale studio ha evidenziato materiale sufficiente per poter condurre un’analisi delle strutture attraverso il metodo convenzionale. Questo ha comportato l’utilizzo di due approcci: progetti simulati per gli edifici privi di documentazione strutturale e riverifica delle strutture per gli edifici con sufficienti elaborati strutturali.

Sentito il parere della Committente, si è preferito analizzare tutti gli edifici singolarmente utilizzando un livello di conoscenza limitativo sulle resistenze (LC1) per evitare prove distruttive e ridurre al minimo quelle non distruttive (tutti gli edifici erano in uso al momento della conduzione delle valutazioni); contemporaneamente è stato necessario comprendere al meglio il comportamento di sismico di ogni costruzione, utilizzando una modellazione mirata dell’impianto strutturale (individuazione nodi strutturali, vincoli, fattori struttura, carichi prevalenti e loro combinazioni base), indipendentemente dalla tipologia di edificio studiato (prefabbricato, intelaiato in cemento armato in opera, in acciaio, in muratura o misto).

In base ai risultati ottenuti dalle analisi “ante opera” si sono individuate le carenze per ogni tipologia strutturale e si sono proposti interventi volti alla riduzione delle stesse, tenendo conto anche dell’operatività degli edifici e degli aspetti logistici ad essi legati, ponendosi l’obiettivo di effettuare una riduzione di rischio sismico di almeno 1 classe.

L’attività “post opera” è stata incentrata sull’individuazione delle criticità del modello strutturale “ante opera” e sono stati individuati gli interventi necessari per risolvere i difetti costruttivi (secondo la normativa vigente) per poter ottenere il risultato ottimale in termini di miglioramento.

Durante l’attività di valutazione “post opera”, in alcuni casi, ci si è resi conto che con gli interventi proposti si poteva ottenere una riduzione di rischio di più di 1 classe con il medesimo sforzo economico da parte del Committente. L’attività, quindi, non si è ridotta al mero incarico di effettivo miglioramento di una classe, ma ad uno sforzo per ottenere il miglior risultato per ogni edificio sottoposto a valutazione.

Il lavoro svolto ha permesso a Delta Engineering Services di affinare la propria esperienza in termini di analisi delle strutture esistenti e di individuazione e risoluzione delle carenze strutturali in termini di risposta sismica.

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